Prendo spunto dall’ultimo romanzo di Carlotto & MamaSabot Perdas de Fogu, E/O edizioni, per riproporre il documentario a cura di Maurizio Torrealta per RaiNews24, sulla Sindrome di Quirra. I dati sono agghiaccianti e le testimonianze sono da brividi.
Il merito del libro di Carlotto, frutto di una lunga e meticolosa inchiesta condotta da Massimo Carlotto e dal gruppo di scrittori uniti nella sigla Mama Sabot, è quello di proporre un’indagine mozzafiato, una denuncia coraggiosa dei giochi sporchi di ambienti politici e militari ai danni della nostra salute e sicurezza.
L’inchiesta che qui ripropongo mostra la terribile e poco conosciuta situazione in cui versa l’intera area di Quirra, nel sud della Sardegna, che si trova a fare i conti con tumori, malfarmozioni, malattie respiratorie. Per dirla con le parole dell’ex senatore Maura Bulgarelli, i numeri sono da Chernobyll. E il peggio potrebbe ancora venire, con la trasformazione del poligono in luogo di sperimentazione di armi da parte di privati. L’intera area rischia di divenire il banco di prova di armi micidiali e materiali altamente tossici, proveniente da tutta l’Europa. Non possiamo rimanere in silenzio dinanzi a questa violazione e violenza, non solo della nostra terra, ma della saluta di migliaia di persona. Tutto questo sta accadendo oggi e sotto i nostri occhi. Rimanere in silenzio significa essere complici. Come Gramsci insegna: le cose non accadono perché una ristretta minoranza di persone vuole che accadano, ma perché la maggioranza delle persone lascia che accadano. Non possiamo permettere che tutto questo accada oggi, senza muovere un dito, senza protestare, senza far sentire la nostra voce, la nostra indignazione e la nostra preoccupazione. Semplicemente non possiamo.
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