L’appello al voto utile del Pd favorisce Berlusconi

antonio_ingroia_rivoluzione_civile_elezioni_2013_01Massimo Ragnedda (Tiscali). La campagna per il cosiddetto “voto utile” lanciata dal PD rischia di essere un boomerang per il partito guidato dal candidato premier Bersani. Complice una folle legge elettorale, l’appello dei Bersani a votare il PD e non Rivoluzione Civile, con lo spauracchio che Berlusconi possa recuperare, è in realtà controproducente, proprio perchè regala senatori (quasi ovunque) a Berlusconi. Va aggiunto che il PDL di Formigoni, Fitto e Polverini, non ha nessuna chance di vincere visto che, come tutti gli ultimi sondaggi disponibili prima del blocco imposto dall’AGCOM hanno fatto emergere, lo davano a circa 10 punti di distanza dal PD. Il pericolo che il PDL recuperi è, dunque, assolutamente inesistente. Il rischio è, casomai, un quasi stallo al Senato e per questo il voto utile proposto da Bersani rischia di complicare le cose. Lasciate che provi a spiegare il perché. Al Senato il primo partito/coalizione ha diritto al 55% dei senatori assegnati in una data regione a prescindere dalla percentuale dei voti ottenuti. I restanti seggi vengono ripartiti tra le forze che superano la soglia di sbarramento dell’8%. Insomma, in una regione in cui il PD vincerà sicuramente (pensate all’Emilia Romagna, alla Toscana, all’Umbria, alla Liguria, solo per citarne alcune) se Rivoluzione Civile superasse l’8% toglierebbe senatori a Berlusconi.

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