La crisi mascherata

Facciamo un puro esercizio di stile. Così giusto per riflettere. Pensiamo per un attimo che a Palazzo Chigi sia seduto Romano Prodi e i suoi ministri; all’opposizione Berlusconi, i suoi accoliti e le sue televisioni. Anno domini 2010. La situazione la conosciamo: aumento della disoccupazione, tagli all’Università e alla ricerca, sanità a pezzi, a rischio nei prossimi mesi 400 mila posti di lavoro, cassintegrati sul piede di guerra, proteste ovunque, ma non sul circo mediatico e perciò non nelle nostre case. Pensiamoci e chiediamoci: come i media riconducibili al Signor B (ovvero una buona parte del panorama mediatico italiano) avrebbero diffuso queste notizie? Le avrebbero mascherate, camuffate, fatte affogare in un mare di sorrisi e ottimismo come fanno ora, o al contrario avrebbero aizzato la protesta, gettando benzina sul fuoco e esasperando gli animi? Oggi il conflitto sociale, il malcontento e la disperazione, almeno in parte, sono contenuti, ben mascherati e celati.  I mass media, direttamente o indirettamente controllati dal signor B., nascondono la grave situazione che il bel Paese sta attraversando: al contrario l’avrebbero esasperata se l’uomo di Arcore fosse stato all’opposizione. Non oso pensare a cosa sarebbe successo se signor B. avesse scatenato le sue televisioni e i suoi giornali contro il governo: pensate a cosa è stato fatto contro Fini per una cucina Scavolini e moltiplicatelo per un milione. Continue reading “La crisi mascherata”